12 ottobre 2020

#01 IL NOME

Il circolo a riflessione è uno strumento inventato intorno alla metà del XVIII secolo che veniva adoperato nei campi della navigazione e dell'astronomia, permettendo un incremento della precisione durante le misure degli angoli. Lo strumento è costituito da un cerchio graduato in 720 parti e tre bracci atti ad effettuare le dovute misure in tre punti diversi dello strumento. Un braccio vede inseriti da un lato il cannocchiale e dall'altro uno specchietto secondario; nell'altro, fissato al centro, vi è invece lo specchio primario. Solitamente lo strumento è edulcorato con alcune parti non proprio essenziali come: un manubrio in ebano, quattro filtri da inserire davanti lo specchio principale, 5 filtri da collocare davanti lo specchietto secondario o tra i due specchi e infine due piccole lastre di ottone posizionare a 90° e utili ad effettuare la rettifica dello strumento.
Di seguito l'elenco delle traduzioni dello strumento nelle lingue più diffuse e parlate del Mondo. 
Circolo a riflessione (italiano);
Reflecting circle (Inglese);
Reflexionskreis (Tedesco);
Cercle de réflexion (Francese);
Círculo reflectante (Spagnolo);
反射圈 (Cinese tradizionale);


L'origine del nome deriva dal fallimento del precedente nome affibbiatogli ossia "Circolo moltiplicatore a prismi". L'attuale denominazione è da attribuire ad una vendita dell'oggetto registrata ne "Libro de' Conti del Laboratorio" di Giovanni Battista Amici effettuata il 16 Novembre ai due astronomi Robinson e Cooper che lo pagarono 769 franchi.

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