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29 novembre 2020

#24 LE PAROLE NELLA STORIA

In questo step andremo ad analizzare, tramite Google Books Ngram Viewer la frequenza di utilizzo di quattro parole attinenti lo strumento: riflessione, specchio (uno dei componenti più importanti dello strumento) e circolo (forma di molti strumenti astronomici dei secoli passati) in tre lingue diverse (italiano, inglese e francese) e in un arco temporale di quattro secoli e diciannove anni (1600 d.C. - 2019 d.C.) commentando i diversi valori ottenuti.

Iniziamo con il grafico in italiano, in esso possiamo notare come vi sia una sostanziale differenza tra la parola circolo e le parole specchio e riflessione esattamente nell'anno 1749. Ciò sarà dovuto probabilmente al fatto che in quel periodo venivano già progettati il circolo a riflessione (di Amici) ma anche il circolo ripetitore quindi la parola era molto in voga negli ambiti astronomico e nautico.
Già dal 1800 notiamo invece come le parole specchio e riflessione vedano salire la propria frequenza, incremento dovuto molto probabilmente all'introduzione di altri strumenti che sfruttano sempre il principio della riflessione mediante prismi o specchi.



Per quanto riguarda il mondo anglosassone, la parola circolo vede il suo picco sempre intorno al 1750 quando ancora le parole specchio e riflessione non erano molto frequenti. Invece dal 1800 notiamo come vi sia una ripresa delle parole riflessione (che raggiunge un picco massimo molto alto intorno agli anni 2000) e specchio che via via viene sempre più usato fino ad avere un picco anch'esso intorno al 2000.


Per concludere analizziamo il contesto francese che vede caratteristiche molto simili ai due contesti precedenti, si può notare come il periodo di picco della parola circolo sia sempre collocato intorno al 1750 mentre la parola specchio si mantiene bassa. La motivazione di ciò è da affibbiare al fatto che molti strumenti della stessa famiglia del circolo a riflessione siano stati prodotti in Francia (si vedano Borda o Lenoir) e conseguentemente l'utilizzo delle due parole citate era sovente nei testi scientifici francesi.
Successivamente vi è un decadimento della parole circolo e riflessione mentre la parola specchio vede l'innalzamento del proprio utilizzo.


13 novembre 2020

#19 L'ABBECEDARIO

Elenco qui di seguito alcune delle innumerevoli parole che riconducono la nostra memoria allo strumento oggetto della trattazione!

A come azimut

B come bambini (alcuni bambini francesi hanno ricreato lo strumento con materiali a basso costo e di uso comune).

C come crest (targa di una nave della Marina Militare Francese dove compare il circolo a riflessione)

D come distorsione

E come ebano

F come faro (usato spesso come punto di riferimento)

G come geografia

H come Hubble 

I come Issione (figura inerente ad un mito approssimabile allo strumento)

L come Lenoir (uno degli inventori che più hanno prodotto e firmato lo strumento)

M come mare (principale luogo di utilizzo)

N come navigazione

O come officina

P come pigreco

Q come quadratura

R come riflessione

S come specchietto

T come Tobias Mayer (inventore del circolo a riflessione)

U come UFO (un circolo ripetitore, simile a quello a riflessione, fluttua per i cieli simulando un UFO)

V come veliero

Z come zenit

02 novembre 2020

#15 I NUMERI


Al circolo a riflessione sono legati specifici numeri che indicano una particolarità o una caratteristica dello strumento, vediamoli insieme!

26-30: range del diametro interno (in centimentri) dello strumento;

31: la norma ISO che descrive le unità di misura internazionali degli angoli.

120: i gradi massimi che inizialmente potevano essere misurati

125: pagine del testo di Borda dedicato totalmente allo strumento;

180: i gradi che si poterono migliorare a seguito di un miglioramento apportato da Giovanni Battista Amici.

720: le suddivisioni della circonferenza costituente lo strumento;

760: Franchi necessari per acquistare un circolo a riflessione intorno al 1840;

1752: l'anno in cui Tobias Mayer realizzo il primo modello dello strumento;

1888: anno in cui venne rilasciato il brevetto dello strumento;

 

#14 LA TASSONOMIA



L'albero tassonomico del circolo a riflessione


 

01 novembre 2020

#13 LA PUBBLICITÀ


Prima pagina del Giornale di Parigi

Il circolo a riflessione era uno strumento abbastanza particolare e proprio per questa sua peculiarità non era molto citato nelle conversazioni e ancor peggio nelle riviste scientifiche o nei giornali.
Si riporta un estratto del volume 21 del Journal de Paris in cui il circolo a riflessione viene citato nella data del 19 Maggio 1808 in merito ad un a visita di una delegazione di professori universitari i quali vennero condotti all'osservatorio parigino in cui ammirarono lo strumento nella sua versione realizzata da Borda. Inconsueta forma di pubblicità sia per lo strumento che per il prestigioso luogo in cui veniva conservato.


Estratto della seconda pagina in cui viene menzionato lo strumento

 

25 ottobre 2020

#11 I COSTRUTTORI

Tra i costruttori del circolo a riflessione ricordiamo il francese Jean-Charles, Cavaliere di Borda,  il tedesco Tobias Mayer e il britannico John Bird.





#10 I LIBRI

 


Le opere riguardanti il circolo a riflessione sono le seguenti:

1) ALBERTO MESCHIARI, Giovan Battisti Amici - Strumenti, Circolo di riflessione a prismi;

2) JEAN-CHARLES BORDA, Descrizione e uso del cerchio di riflessione, Parigi, Didot, 1787.

3) G. B. MAGNAGHI, Gli strumenti a riflessione per misurare gli angoli, Pisa, Hoepli, 1875, p. 190.

4) ZANINI VALERIAGli strumenti scientifici della Specola. Catalogo in La Specola di Padova. Da torre medievale a museo, Padova, Signum Ediore, p. 158.

5) MUSEO STRUMENTI - ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE, Catalogo generale strumenti IGM, 1922, p 40.

6) JOSEPH DE MENDOZA Y RIOS, On an Improved Reflecting Circle, Adamant Media Corporation, 25 Ottobre 2002.

7) MAURICE DAUMAS, Strumenti scientifici XVII ° e XVIII ° secolo, Parigi, PUF, 1953.

8) JEAN MASCART, Borda immagina il cerchio della riflessione in La vita e le opere del cavaliere Jean-Charles de Borda, Stampa dell'Università Sorbona di Parigi, 2000.

9) TOBIA MAYER,  Mémoires de Goettingen : Theoria lunae juxta systems newtonianum, t II, Londres, Richardson & Clark,  , p. 325.

10) FRANCE DÉPÔT GÉNÉRAL DE LA GUERRE, Mémorial du Dépôt Général de la Guerre, Volume 1


12 ottobre 2020

#03 IL GLOSSARIO



Il circolo a riflessione si compone delle seguenti parti: 
1) Cerchio: figura geometrica piana che in questo caso è impiegata nel campo della navigazione e per effettuare misura topografiche. Il diametro misurava, tipicamente, meno di un piede (ossia 30,48 centimetri). Esistono strumenti con diametri di 20 cm ma anche di 26.

2)Prisma in geometria solida è un poliedro le cui basi sono due poligoncongruenti di n lati posti su piani paralleli e connessi da un ciclo di parallelogrammi (le "facce laterali").

3)Bracci: presenti in un numero pari a tre.

4)Lente di ingrandimento: consentiva di leggere le suddivisioni che nel  Circolo erano pari a 720;

5)Cannocchialeè uno strumento ottico a rifrazione per l'osservazione di oggetti lontani. Nella sua forma più semplice è costituito da due lenti, poste alle estremità di un tubo, una con funzione di obiettivo e l'altra di oculare.

6)AlidadaParte di uno strumento misuratore di angoli solidale con l'apparecchio allineatore (cannocchiale) e recante un indice atto a individuare l'angolo da essa formato con la parte fissa dell'apparecchio (lembo).

7)Specchio: spesso usato al posto dei prismi per far sovrapporre l'immagine dei due oggetti usati come punti di riferimento.

#01 IL NOME

Il circolo a riflessione è uno strumento inventato intorno alla metà del XVIII secolo che veniva adoperato nei campi della navigazione e dell'astronomia, permettendo un incremento della precisione durante le misure degli angoli. Lo strumento è costituito da un cerchio graduato in 720 parti e tre bracci atti ad effettuare le dovute misure in tre punti diversi dello strumento. Un braccio vede inseriti da un lato il cannocchiale e dall'altro uno specchietto secondario; nell'altro, fissato al centro, vi è invece lo specchio primario. Solitamente lo strumento è edulcorato con alcune parti non proprio essenziali come: un manubrio in ebano, quattro filtri da inserire davanti lo specchio principale, 5 filtri da collocare davanti lo specchietto secondario o tra i due specchi e infine due piccole lastre di ottone posizionare a 90° e utili ad effettuare la rettifica dello strumento.
Di seguito l'elenco delle traduzioni dello strumento nelle lingue più diffuse e parlate del Mondo. 
Circolo a riflessione (italiano);
Reflecting circle (Inglese);
Reflexionskreis (Tedesco);
Cercle de réflexion (Francese);
Círculo reflectante (Spagnolo);
反射圈 (Cinese tradizionale);


L'origine del nome deriva dal fallimento del precedente nome affibbiatogli ossia "Circolo moltiplicatore a prismi". L'attuale denominazione è da attribuire ad una vendita dell'oggetto registrata ne "Libro de' Conti del Laboratorio" di Giovanni Battista Amici effettuata il 16 Novembre ai due astronomi Robinson e Cooper che lo pagarono 769 franchi.