Ed eccomi giunto alla parte terminale di questo excursus sul circolo a riflessione. Sono partito con le caratteristiche dell'oggetto, l'ho identificato in una delle tante immagini che lo raffigurano in cui si possono più o meno chiaramente distinguere tutte le parti che lo compongono e i diversi materiali con cui sono realizzati e che lo rendono adatto ai suoi diversi ambiti di applicazione in cui trovano posto le svariate leggi fisico-matematiche che stanno alla base del suo utilizzo e che sono descritte in svariati testi e cataloghi della letteratura scientifica. La sua fama, accompagnata anche dalla fama di chi realizzò per la prima volta l'oggetto, ha permesso il diffondersi della sua forma in altri ambiti anche non collegati direttamente allo strumento o alla sua applicazione originaria, forma che è possibile traslare in un significato più trascendente, distaccato dalla vita concreta. Il progetto originario era però imperfetto, tanto che iniziarono a prendere piede diverse varianti dello strumento, debitamente "firmati" e che ritroviamo anche nella filmografia o in alcune testate giornalistiche che ne celebravano l'esposizione nei musei, simbolo di una evoluzione continua di quella branca della scienza attraverso studi, calcoli e dati di ogni genere atti a migliorare ogni pezzo dello strumento in base al rispettivo impiego e alla rispettiva funzione dando così vita a delle peculiarità che necessariamente vollero essere riconosciute e registrate dai rispettivi inventori in quanto uniche ed inimitabili. Giungo così ad altri aspetti e curiosità che edulcorano lo strumento, la sua storia, la sua esistenza! Un suo "parente" lo si trova infatti in un semplice francobollo tedesco risalente alla Guerra Fredda mentre un altro strumento antecedente ad esso, il sestante, lo si trova anche nei fumetti, simbolo di come strumenti diversi, con metodi di utilizzo diversi, possano avere le stesse funzioni e possano essere sottoposti alle stesse regole poiché accumunati da un certo numero di oggetti, luoghi e molto altro graviti direttamente e indirettamente attorno ad essi. Si aprono così nuovi orizzonti per il circolo a riflessione che inizia a ritagliarsi il proprio spazio in una società in continua evoluzione, soprattutto lessicale in cui ogni piccolo oggetto ha il proprio peso nella vita del singolo individuo, una società in cui lo sconfinato mondo scientifico inizia ad essere maggiormente attenzionato in ogni sua manifestazione, soprattutto in quelle improvvise, inspiegabili e complesse, dove la mente si evolve e non vede solo i vantaggi apportati da un oggetto ma anche eventuali disagi da esso derivanti, analizzandoli e schematizzandoli secondo metodi e procedure che saranno alla base del sapere "moderno".
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