21 dicembre 2020

#28 LA SINTESI FINALE



Ed eccomi giunto alla parte terminale di questo excursus sul circolo a riflessione. Sono partito con le caratteristiche dell'oggetto, l'ho identificato in una delle tante immagini che lo raffigurano in cui si possono più o meno chiaramente distinguere tutte le parti che lo compongono e i diversi materiali con cui sono realizzati e che lo rendono adatto ai suoi diversi ambiti di applicazione in cui trovano posto le svariate leggi fisico-matematiche che stanno alla base del suo utilizzo e che sono descritte in svariati testi e cataloghi della letteratura scientifica. La sua fama, accompagnata anche dalla fama di chi realizzò per la prima volta l'oggetto, ha permesso il diffondersi della sua forma in altri ambiti anche non collegati direttamente allo strumento o alla sua applicazione originaria, forma che è possibile traslare in un significato più trascendente, distaccato dalla vita concreta. Il progetto originario era però imperfetto, tanto che iniziarono a prendere piede diverse varianti dello strumento, debitamente "firmati" e che ritroviamo anche nella filmografia o in alcune testate giornalistiche che ne celebravano l'esposizione nei musei, simbolo di una evoluzione continua di quella branca della scienza attraverso studi, calcoli e dati di ogni genere atti a migliorare ogni pezzo dello strumento in base al rispettivo impiego e alla rispettiva funzione dando così vita a delle peculiarità che necessariamente vollero essere riconosciute e registrate dai rispettivi  inventori in quanto uniche ed inimitabili. Giungo così ad altri aspetti e curiosità che edulcorano lo strumento, la sua storia, la sua esistenza! Un suo "parente" lo si trova infatti in un semplice francobollo tedesco risalente alla Guerra Fredda mentre un altro strumento antecedente ad esso, il sestante, lo si trova anche nei fumetti, simbolo di come strumenti diversi, con metodi di utilizzo diversi, possano avere le stesse funzioni e possano essere sottoposti alle stesse regole poiché accumunati da un certo numero di oggetti, luoghi e molto altro graviti direttamente e indirettamente attorno ad essi. Si aprono così nuovi orizzonti per il circolo a riflessione che inizia a ritagliarsi il proprio spazio in una società in continua evoluzione, soprattutto lessicale in cui ogni piccolo oggetto ha il proprio peso nella vita del singolo individuo, una società in cui lo sconfinato mondo scientifico inizia ad essere maggiormente attenzionato in ogni sua manifestazione, soprattutto in quelle improvvise, inspiegabili e complesse, dove la mente si evolve e non vede solo i vantaggi apportati da un oggetto ma anche eventuali disagi da esso derivanti, analizzandoli e schematizzandoli secondo metodi e procedure che saranno alla base del sapere "moderno".

LE COSE NELLA LETTERATURA (OFF TOPIC)


Copertina del romanzo di G. G. Màrquez

Una particolare "cosa" nella letteratura che ha attirato la mia attenzione l'ho tirata fuori leggendo il romanzo di Gabriel Garcìa Màrquez "Cent'anni di solitudine" (1967).  In una prima fase del romanzo, durante la prima generazione della famiglia Buendìa, viene descritta un particolare momento della fittizia città colombiana di Macondo in cui gli abitanti soffrivano di insonnia e di perdita della memoria a causa dell'arrivo in città di una bambina orfana di nome Rebecca. Per cercare di rimediare a tale mancanza, gli abitanti di Macondo sono costretti a scrivere dei bigliettini e ad attaccarli gli oggetti per identificarne nome e funzione. Ed è proprio grazie a questi (in cui scrivevano anche frasi per ricordare la routine quotidiana) che le "cose" assumevano le loro funzionalità, permettendone l'utilizzo nella vita quotidiana.

#27 LA MAPPA CONCETTUALE



Una mappa concettuale del circolo a riflessione

16 dicembre 2020

#26 LA CHIMICA E GLI STRUMENTI SCIENTIFICI

 


Corrosione galvanica di una tubazione in ottone

Così come ogni lega metallica non trattata in un modo specifico con una certa percentuale di elementi inossidabili, anche l'ottone, il materiale principale che costituisce il nostro strumento è soggetto ad uno dei fenomeni chimici più frequenti, la corrosione o, più nello specifico, la corrosione galvanica.
Essi sono due fenomeni molto frequenti durante l'utilizzo dello strumento infatti, mentre la corrosione galvanica avviene durante saldature o in generale un contatto tra due leghe diverse con una differenza di potenziale diversa, la prima, la semplice corrosione, la si trova proprio nei campi di applicazione del circolo a riflessione, ossia la nautica e gli ambienti marini dove l'acqua salata, altamente corrosiva, viene a contatto con la superficie in ottone dello strumento, minandone l'integrità.
Tale problema è stato risolto mediante la successiva realizzazione dell'oggetto mediante una lega di ottone e nichel in modo tale da evitare la formazione dell'ossido relativo ad esso in superficie.

02 dicembre 2020

#25 COSE PERSONALI


Passato: un piccolo orsacchiotto comprato circa dieci anni fa in un centro commerciale nell'entroterra siciliano


Presente: la abbasso, la alzo, la dimentico quando sono di fretta, la butto, ormai non si può vivere senza mascherina
 

Futuro: serie di tappi di vino raffiguranti la data della fine di ogni semestre, si spera di collezionarne sei in totale per la triennale.